Sin dall’inizio hanno creduto in noi

Il ruolo istituzionale di Unioncamere del Veneto è da sempre quello di supportare le imprese del territorio, per consentire loro di crescere e rafforzarsi in un mercato continuamente mutevole. Questo specificamente negli ambiti riguardanti l’innovazione, la competitività, la formazione, la ricerca e la progettazione europea; campi nei quali le nostre imprese, in particolare di piccola e media dimensione, faticano a muoversi in autonomia e necessitano di un lavoro di rete.

In tale contesto, all’interno di una Convenzione con la Regione del Veneto rivolta allo sviluppo delle PMI, si sono tenuti, nel 2015 e nel 2016, una serie di incontri formativi sul tema del marketing. Nell’occasione si sono proposte nuove metodologie operative con strumenti originali, tra i quali il Gravity Marketing ideato e gestito da Claudio Valeri, Presidente e Coach di UNITE!, società di progettazione di corsi di formazione e qualificazione professionale ed aziendale.

La prima azione è stata quella dell’ascolto, e da essa è conseguita una indagine sullo stato del Marketing in Veneto, cui hanno risposto le oltre 250 aziende che avevano partecipato ai rispettivi seminari offerti. Quanto emerso da tale analisi svela una dissonanza molto ampia tra le aspettative dei nostri imprenditori, che vorrebbero ottenere di più dalle loro operazioni di marketing, e la ridotta disponibilità a credere e investire nel marketing stesso. Le sfide dell’internazionalizzazione e dell’innovazione sono colte soprattutto dal punto di vista dei processi e della produzione, mentre le modalità di promozione, distribuzione, identificazione del prezzo e definizione del prodotto sono relegate ad attività e budget marginali.

Nel report che segue si rivelano i dettagli di siffatto quadro che raffigura il dinamismo delle imprese venete e allo stesso tempo il loro strutturale sottodimensionamento, il quale conduce ad esisti spesso economicamente incerti.
Pertanto risulta importante pensare e
attuare moderne politiche di incremento e sostegno al sistema produttivo della nostra regione, riconoscendo la funzione essenziale svolta da una formazione rigorosa e permanente.

Il mondo della cooperazione ha diverse sfaccettature. Da un lato le grandi cooperative agricole che, affrontando il tema alimentare, si presentano sul mercato con marchi di grande notorietà e successo (basti pensare ai formaggi, ai vini, alla quarta gamma). Dall’altro le piccole cooperative sociali o di produzione e lavoro che scoprono sempre con un certo ritardo le novità del marketing e faticano a porsi nel mercato in termini innovativi e strutturati.

Il confronto tra il mondo della cooperazione e quello delle imprese non cooperative genera sempre opportunità di scambi favorevoli e di compenetrazioni che poi portano a collaborazioni positive e migliorative.

L’occasione della formazione organizzata nell’ambito della convenzione con Regione del Veneto e Unioncamere Veneto è stata molto apprezzata per la possibilità di un costante tavolo di dialogo tra mondi molto diversi.

Inoltre, ha generato i risultati presentati in questo report che, di per sé, valgono l’esperienza realizzata.

È interessante notare come – pur in una proporzione minoritaria che si attesta attorno al 20% dei partecipanti – anche la cooperazione condivida le preoccupazioni delle altre tipologie di azienda e porti a considerare il marketing come uno degli elementi strategici dell’agire imprenditoriale.

Le nostre cooperative – senza avvalersi di strumenti avanzati in questo campo – hanno storie pluridecennali di successo.

Possiamo solo immaginare quello che sarebbero in grado di fare se tutte si dotassero delle necessarie competenze e iniziassero a lavorare sinergicamente per il raggiungimento dei propri obiettivi economici, sociali, politici.

Sosterremo anche in futuro la partecipazione del mondo cooperativo ad iniziative finalizzate alla crescita delle organizzazioni e, soprattutto, delle persone che di queste organizzazioni sono l’anima e il motore.”